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PREZZO

  • Amore nell'arte, volume di Tarchetti edito originariamente nel 1869, raccoglie tre racconti "musicali", che vedono come protagonisti tre complesse figure maschili completamente volte alla totale sublimazione delle proprie vite nell'arte. Lorenzo Alviati, Riccardo Waitzen e il deforme Bouvard sono tre anime tormentate, completamente avviluppate nella profonda ed egoistica soddisfazione artistica e musicale.
  • Dies irae connette in un percorso che si dispiega nel tempo, dal Cinquecento all’Ottocento, evidenze antropologiche, riflessione filosofica, dati statistici ed esperienze artistiche, per dare un senso alla storia del requiem, immagine riflessa degli uomini rinviataci dalla storia della morte. Per individuare nessi coi percorsi della coscienza collettiva sulla morte, in Dies irae la storia del requiem è stata interrogata da una prospettiva musicale, volta a osservare, da diverse angolazioni (storia della mentalità, ricerca documentaria d’archivio, analisi musicale), momenti e opere. Due i principali percorsi d’indagine: le origini della messa per i defunti e il rapporto tra musica e testo liturgico; il cammino di secolarizzazione del requiem letto attraverso la lente di messe composte negli anni della Rivoluzione francese e della Restaurazione.
  • La biografia del soprano Emma Zilli (Udine, 1863 – L’Avana, 1901) consente di percorrere un viaggio nel mondo operistico del tardo Ottocento attraverso l’esperienza di un’acclamata interprete, le sue esibizioni, le tournée e gli incontri con i personaggi più influenti dell’epoca, come Giuseppe Verdi, Giulio Ricordi, Giacomo Puccini e Franco Faccio. Apprezzata fin da subito dall’editore milanese per le sue qualità attoriali e canore, fu scelta da Verdi per il suo Falstaff – fu la prima interprete di Alice Ford. La Zilli legò il suo nome ai più celebri melodrammi dell’epoca, diventando un’artista di riferimento per le opere pucciniane e verdiane.
  • La figura di Francesco Cilea, al giorno d'oggi, viene ricordata esclusivamente per il suo capolavoro: il melodramma Adriana Lecouvreur. Pochi sanno però che la sua carriera fu costellata di grandi e piccole opere, di un incessabile processo di raffinazione, e soprattutto di un'instancabile lavoro didattico e organizzativo.

  • Franco Faccio, compositore e direttore d’orchestra, fu uno dei grandi protagonisti della vita musicale milanese della fine del XIX secolo. Attraverso questa biografia De Rensis ripercorre la parentesi artistica di questo interessante musicista – la stesura delle sue opere, in primis l’Amleto, la sua attività didattica e quella di direttore d’orchestra – mettendola inevitabilmente in continua relazione con l’ambiente musicale e intellettuale circostante. In tal modo emergono di prepotenza le figure di Giuseppe Verdi e Arrigo Boito, il circolo scapigliato, il salotto Maffei, Giulio Ricordi e tutti i più o meno noti artisti dell’epoca. De Rensis offre così una panoramica completa di uno dei periodi più intensi della storia musicale italiana.

     
  • Sono riunite in questo volume due opere di Guido Menasci: L'Autunno, raccolta di tre brevi componimenti in prosa, e Il libro dei ricordi, serie di poesie, edite per la prima volta a Livorno rispettivamente nel 1901 e nel 1894.

    La prosa e la poesia di Menasci hanno tutte le caratteristiche del decadentismo italiano e lasciano al lettore un dolce senso di oblio, di perdita di qualcosa che è esistito ma che ormai si scorge solo come un sereno ricordo lontano.

  • In questo piccolo epistolario, Gaetano Donizetti svela il proprio lato più intimo. Le lettere, scritte dopo la morte dell'adoratissima moglie, mostrano quegli aspetti del compositore che difficilmente avrebbero potuto trasparire dalle sue opere: i suoi passatempi, le sue amicizie, i suoi gusti, ma anche e soprattutto l'instancabile energia che mosse - in anni certo difficili - la sua vita e la sua carriera. Alla corrispondenza di Donizetti è premessa l'introduzione di Eugenio Checchi, interessante figura di giornalista-musicologo e patriota; le note alle lettere si avvalgono invece degli eruditi contributi di Filippo Marchetti e Alessandro Parisotti.
  • NeoClassica raccoglie in quest'unico volume dal titolo Malìa tre componimenti di Luigi Capuana: Il sogno di un musicista, Malìa e Un melodramma inedito.

    Il primo breve racconto è l'estratto della settima giornata presa dal Decameroncino capuano. L'interesse di Capuana nei confronti dei fenomeni spiritici emerge nel corso di una narrazione scorrevole e garbata. In Un melodramma inedito il protagonista è turbato da una visione e da una musica arcane che lo trasportano in uno stato allucinatorio, nel quale è impossibile cogliere la differenza tra il sogno e la realtà.

    Il melodramma in tre atti Malìa è un interessantissimo esempio di arte librettistica, che si inserisce in pieno nelle tematiche e ambientazioni tipiche del contemporaneo stile verista.

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