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Il Concerto in Sol e il Concerto per la mano sinistra di Maurice Ravel sono tra i più apprezzati concerti per pianoforte e orchestra del Novecento. Il presente volume si propone come guida all'ascolto e, contemporaneamente, come messa a fuoco delle fondamentali questioni critiche generali che hanno caratterizzato il Novecento musicale, artistico e storico. -
Luca Marenzio (c. 1553-1599), compositore che portò il genere del madrigale polifonico alla più alta espressione, visse e operò nelle principali corti dell'Italia settentrionale, a Roma, e in Polonia, al servizio del re Sigismondo III.
Pur perseguendo intenti di sintesi, il volume non rinuncia a proporre dettagli biografici inediti, originali approfondimenti delle opere e un'aggiornata informazione bibliografica.
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Prima di diventare il grande romanziere di Il rosso e il nero e della Certosa di Parma, il trentunenne Stendhal diede alle stampe le biografie di tre dei più grandi artisti del secolo appena trascorso. Pubblicate con il lungo titolo di Lettere scritte da Vienna in Austria sul celebre compositore J. Haydn, seguite da una Vita di Mozart e da Considerazioni su Metastasio e lo stato attuale della musica in Francia e in Italia (1814), queste tre biografie godettero di sicura fortuna sia in Francia che altrove. NeoClassica le ripubblica in una traduzione rivista e aggiornata, preceduta dall'introduzione di Alessandro Arbo e da un ricco apparato bio-bibliografico. -
Ogni domenica mattina in piazza di Pasquino a Roma, nei pressi di piazza Navona, si può udire un sound coinvolgente caratterizzato da andamenti ritmici provenienti dal cuore dell’Africa. Si tratta del coro Bondeko che anima il rito cattolico zairese nella chiesa della Natività di Gesù; esengo è la parola che in lingua lingala significa "gioia". Il volume è il risultato di una ricerca etnomusicologica condotta nella comunità congolese dal 2013, primo di una serie di monografie dedicate ad altri luoghi di culto frequentati da immigrati nella città di Roma. Esengo, realizzato in forma dialogica, si apre con un’introduzione storica del cristianesimo in Congo per poi focalizzarsi sulla storia della preziosa realtà congolese della chiesa della Natività. Seguono analisi e trascrizioni musicali di alcuni brani significativi del repertorio liturgico e un focus sulle pratiche musicali della Settimana Santa. Chiude il volume una sezione dedicata alle storie dei protagonisti del coro Bondeko. Il lavoro è corredato da un apparato multimediale che comprende fotografie e filmati documentati sul campo. -
Varcare la porta delle chiese copto-ortodosse è come “entrare in Egitto”, vivendo un’esperienza sinestetica grazie ai canti dei riti cristiano-egiziani. Per mezzo degli inni i Copti innalzano continue lodi a Dio e trasmettono le conoscenze essenziali per la perpetuazione della copticità in ambito religioso e comunitario. -
La figura del Bertoldo “l’arguto contadino”, è quella di un eroe popolare nato nel Seicento per mano di Giulio Cesare Croce e che nel Settecento ha destato l’interesse di librettisti come Goldoni e Da Ponte. Bertoldo è il semplice, il saggio, l’astuto e il sincero popolano della campagna emiliana, l’eroe che dialoga alla pari con il Re e ridicolizza la cultura del palazzo. Il contadino dalle scarpe grosse e il cervello fino, emblema di quel mondo alla roversa figlio delle libertà del carnevale. Luigi Ferrari Trecate il “musicista delle fiabe” con l’opera giocosa in tre atti Le astuzie di Bertoldo rilancia l’interesse verso questo eroe alla roversa, negli anni in cui l’umanità si confrontava con il proprio doppio: da una parte l’uomo spendeva le sue migliori energie nelle grandi scoperte e nelle invenzioni, dall’altra presentava l’aspetto peggiore della sua anima nel dramma delle due guerre mondiali. Un’opera che ha riscosso successo nei principali teatri italiani per finire poi nell’oblio della storia. Cosa ci sanno raccontare ancora Le astuzie di Bertoldo e la musica di Ferrari Trecate? -
Orpheus di Ottorino Respighi e Sebastiano A. Luciani, originariamente pensato come manuale scolastico per la riforma della scuola voluta dal filosofo Giovanni Gentile, è molto di più di un compendio di nozioni musicali. L’approccio utilizzato nella seconda parte del volume, dedicata alla storia della musica, è meritevole di attenzione. Gli autori, infatti, rifiutano le correnti estetiche crociane secondo le quali l’arte può svilupparsi indipendentemente dalla forma. Il libro è curato da Norberto Cordisco Respighi; a lui si devono la dettagliata introduzione e le note di complemento al testo. -
Galoba è il termine con cui in georgiano si definisce il canto liturgico. Questa forma espressiva, adatta alla preghiera, è caratterizzata dalla polifonia vocale a tre parti che ha accompagnato la lunga storia del Cristianesimo nel paese caucasico. Anche nelle situazioni di diaspora, come quella descritta in questo volume, il repertorio del canto liturgico polifonico è percepito ed eseguito come segno di una possibile memoria collettiva nazionale, ricostruita e coltivata meticolosamente nei decenni successivi la nascita della Repubblica indipendente. Portavoce di questo patrimonio culturale, denso di significati estetici e sociali, sono le coriste che, ogni domenica, nella chiesa ortodossa georgiana del quartiere Monti di Roma, accompagnano la Divina Liturgia con il canto (galoba) . Dall’analisi delle attività di queste donne, e anche dai loro racconti, emerge pienamente la rilevanza del loro ruolo di interpreti del canto di chiesa nella mediazione tra il paese d’origine e la coraggiosa costruzione di nuovi percorsi di vita, altrove.
