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Il XXII Colloquio di Musicologia del Saggiatore musicale

Classico appuntamento annuale è il XXII Colloquio di musicologia organizzato dalla rivista Il Saggiatore musicale presso l’Università di Bologna tenutosi quest’anno dal 23 al 25 novembre con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e della Cassa di Risparmio di Bologna. Nato nel lontano 1996, il convegno ospita nell’anno in corso, oltre a studiosi di caratura internazionale e a giovani ricercatori, anche gli stand di alcune case editrici musicali.

Le sessioni plenarie

Di particolare rilievo per l’edizione di quest’anno sono state la prolusione di Pierpaolo Polzonetti (Università della California) dal titolo Commedia della fame e della sete: il corpo e gli appetiti da Monteverdi a Mozart, e soprattutto le due tavole rotonde. La prima, dedicata, nel centocinquantenario dalla morte, a Rossini e alla didattica, ha visto partecipare Lorenzo Bianconi, Piero Mioli, Paola Besutti, Daniele Carnini, Andrea Malnati, Reto Müller, Claudio Toscani e Annarosa Vannoni; la seconda, a cinquant’anni di distanza, all’avanguardia musicale e politica
in Italia prima del Sessantotto, con contributi di Paolo Cecchi, Paolo Dal Molin, Gianluigi Mattietti, Paolo Pombeni, Raffaele Pozzi e Graziella Seminara.

Le sessioni parallele

Come d’abitudine, anche le sessioni parallele del XXII Colloquio di musicologia hanno esplorato le più diverse espressioni dell’arte musicale, dal melodramma secentesco a Ligeti, da Corelli a Castelnuovo-Tedesco, da Schubert a Granados a Mahler, con un focus più che interessante sulla musica fra Sei e Settecento che ha avuto luogo domenica mattina con la moderazione di Raffaele Mellace. Ampia è stata anche la circonferenza geografica delle musiche analizzate: non solo Italia, dunque, ma anche l’indispensabile area tedesca, la Russia di Shostakovich e il Libano di Zad Moultaka; simile è stata la distribuzione degli studiosi, provenienti da tutta l’Europa (Francia, Austria, Spagna, Repubblica Ceca, Russia, Regno Unito ecc.), finendo così per rappresentare una ricerca musicologia sempre attiva, senza limiti né cronologici né tantomeno geografici.

Il programma completo può essere reperito a questo link.