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Opere (mai) ascoltate, ossia le novità nei teatri lirici

Malgrado molte voci lamentino da tempo la scarsa attenzione nei confronti delle novità melodrammatiche – teatri che continuerebbero a replicare le solite Tosche e Traviate, complice anche la scarsità di finanziamenti – numerose sono le novità nei teatri lirici: nei prossimi mesi saranno decine le rappresentazioni di opere mai ascoltate o recuperate dall’oblio.

Le prime

Se il Teatro alla Scala nella prossima stagione operistica presenterà un’opera certo recente ma non in prima assoluta – la ormai famosa Quartett di Luca Francesconi (2011) – fra le novità nei teatri lirici bisogna sicuramente ricordare l’operazione del Maggio Musicale Fiorentino, che presenterà Ehi Giò del giovane Vittorio Montalti (1984) su libretto di Giuliano Compagno, un’opera dal sottotitolo eloquente: “Vivere e sentire del grande Rossini” (16, 20, 25, 28 ottobre 2018), presentata in abbinamento alle Villi di Giacomo Puccini. Della stessa coppia Montalti/Compagno sarà anche la produzione del Teatro dell’Opera di Roma, Un romano a Marte (22-24 novembre 2019), vincitore del concorso per giovani compositori indetto dallo stesso teatro Costanzi.

Da poco invece (24-26 agosto 2018) è stata eseguita a Città della Pieve l’opera Sacco e Vanzetti – Gli uomini e chi li amava per le musiche dello statunitense John M. Pasternak e basate sugli scritti dei due anarchici italo-americani; a Trieste invece, città celebre per il suo Festival dell’Operetta – purtroppo conclusosi nel 2011 dopo più di quarant’anni per questioni economiche – a luglio è stato possibile ascoltare Provaci con l’operetta! ovvero La prova di un’opera seria, un lavoro di Francesco Gnecco su testo dell’Abate Artusi con inserti dal Pipistrello di Johann Strauss jr.

Imminente è infine la nuovissima produzione del Teatro Sperimentale di Spoleto (7-9 settembre 2018), Lontano da qui, di Filippo Perocco su libretto di Riccardo Fazi, per tre voci ed un’ensemble diretta per l’occasione da uno dei maggiori esperti di musica contemporanea e in particolare di quella di Salvatore Sciarrino: Marco Angius.

Le riscoperte

Molti sono inoltre i teatri che, invece di proporre prime assolute, ospiteranno prime moderne di opere oramai dimenticate. Due dei teatri più attivi in questo ambito sono il San Carlo di Napoli e La Fenice di Venezia, istituzioni fortemente legate alla storia e alla tradizione musicale delle rispettive città. Il primo eseguirà Siroe re di Persia (1726) di Leonardo Vinci, uno dei massimi esponenti della scuola napoletana, su libretto di Metastasio; Don Checco di Nicola de Giosa (eseguito in prima assoluta a Napoli nel 1850) e la dimenticata Ermione di Rossini, che vide la luce proprio al San Carlo nel 1819. A Venezia invece si potranno ascoltare due composizioni di Tomaso Albinoni: La Statira (1726) e Pimpinone (1708), entrambi eseguiti da (e rivolti a) giovani appassionati di musica operistica – gli strumentisti saranno in effetti allievi del locale Conservatorio Benedetto Marcello.

Fra le molteplici altre riscoperte che si potranno ascoltare nei prossimi giorni, sono poi da citare Il trionfo di Camilla, regina de’ Volsci (1696) di Bononcini/Stampiglia a Bologna e Modena (5-7 settembre 2018), e Polidoro di Antonio Lotti, al Teatro Olimpico di Vicenza il 6 e 7 settembre.

A proporre un’opera modernissima ed una antica nella stessa stagione – e pure nello stesso mese, marzo 2019 – sarà il Teatro Regio di Torino, che eseguirà prima Agnese di Ferdinando Paër su libretto di Luigi Buonavoglia (1809), e poi Pinocchio di Pierangelo Valtinoni (2001-06), liberamente adattata dalle mani di Paolo Madron e Jetske Mijnssen a partire dalla fiaba di Collodi.

Il musical: una novità nei teatri lirici

L’alternanza nuovo-antico che caratterizza i cartelloni di numerosi teatri è trascurata invece da diversi altri, che si concentrano piuttosto sull’allestimento di celebri musical statunitensi, una novità nei teatri lirici che in questi ultimi anni sta riscuotendo discreto successo. Si possono infatti citare la produzione di West Side Story (1-5 gennaio 2019) nel centenario della nascita del suo autore, Leonard Bernstein, e Sunset Boulevard di Andrew Lloyd Webber (12-14 aprile 2019) al Carlo Felice di Genova; Lady be good! dei fratelli Gershwin al San Carlo di Napoli (3-19 febbraio 2019); e Sweeney Todd di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler (19-23 giugno 2019) al Teatro Comunale di Bologna.