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Il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo compie 400 anni

Il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo è tra i più antichi e prestigiosi istituti musicali d’Italia. Come molti conservatori, anche quello di Palermo nacque per accogliere i giovani più bisognosi, da lì il nome originario “ospitali”. Il Conservatorio Bellini venne istituito nel 1617 nella chiesa della Santissima Annunziata come ricovero e orfanotrofio de Li Spersi Mascoli  o “Ricovero dei fanciulli vaganti”. Più di un secolo dopo,  vi si intraprese, tra gli altri, l’insegnamento della musica che divenne esclusivo solo a partire dal 1747.

Un anniversario importante con Donizetti

Quest’anno il Conservatorio palermitano celebra un anniversario prestigioso proprio quando inagura la nuova Stagione concertistica: il suo 400 esimo anno di vita, una vita lunga e straordinaria che ha visto susseguirsi nomi importanti della musica da Nicola Bonifacio Logroscino a Francesco Piticchio, da  Pietro Platania a  Francesco Cilea,  da Guido Alberto Fano, Giuseppe Mulè, Antonio Savasta, Rito Selvaggi a Maria Elisa Tozzi ed Eliodoro Sollima.  Il prossimo 6 marzo, all’apertura dei festeggiamenti, verranno eseguite due cantate inedite di Gaetano DonizettiCessate! Pria che riprodur si vegga e Salve o terra, che altèra ne vai, scritte per il Real Teatro Carolino di Palermo ed eseguite per la prima volta nel 1825,  i cui manoscritti sono stati oggetto di un recente studio ad opera del celebre musicologo statunitense Philipp Gossett, docente di Filologia musicale presso il corso di Musicologia della Sapienza Università di Roma.

Un calendario ricco di eventi

Perché 400 anni si fanno una volta sola, il Conservatorio di Palermo ospiterà tra i tanti eventi, anche un concorso internazionale rivolto a giovani compositori.  Saranno 40 radio europee, individuate dall’International Rostrum of Composers, a giudicare le opere di nuovi talenti contemporanei. Le migliori verranno poi eseguite nella prestigiosa cornice del Palais des Beaux Arts di Bruxelles da altrettanto giovani studenti siciliani, palermitani per essere precisi. Non mancheranno appuntamenti con studiosi e musicologi, master-class con ex allievi celebri, tra cui il tenore Giulio Pelligra – un curriculum strepitoso che lo vede calcare il palco di importanti teatri in Italia e all’estero nelle opere liriche dei maggiori compositori, come l’Elektra di Strauss, I Pagliacci di Leoncavallo, Romeo et Juliette di Gounod e  L’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti – il giovanissimo violinista Andrea Obiso – 22 anni appena, diplomatosi a soli 14 anni con lode e menzione d’onore – e poi il soprano Desirée Rancatore e il clarinettista Calogero Palermo, solo per citarne alcuni.

Un conservatorio giovane

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, durante la conferenza stampa ha riservato a questa antica istituzione parole entusiastiche: «Un conservatorio che è giovane è sempre parte attiva e vitale della nostra comunità, della sua vita culturale ed anche della sua vita sociale. Una fucina di giovani talenti, che è tale perché espressione di una passione, di un amore per la musica e di una professionalità che fanno onore a Palermo».

Dopo di lui ha parlato il Direttore del Conservatorio Daniele Ficola: «I Quattrocento anni del Conservatorio di Palermo rappresentano un punto di arrivo rispetto a una lunga storia di tradizione di insegnamento e di produzione musicale, ma anche un punto di partenza per il futuro che è fortunatamente ancora carico di aspettative. Lo studio e l’esecuzione della musica continuano ad interessare i giovani e il nostro Istituto gliene offre ampia possibilità comprendendo tutti i generi e forme».

Il ricco e variegato calendario di eventi  che celebrano insieme la fondazione del Conservatorio Bellini e la nuova Stagione concertistica dimostrano il fermento culturale di una città come Palermo, da poche settimane nominata Capitale della Cultura per il 2018, a cui tutti noi dobbiamo guardare come ombelico del mondo e non come scenario del malaffare. La sua storia, la bellezza atavica dei luoghi e delle tradizioni, la capacità di far incontrare passato e presente, serva da stimolo. Nella musica, così come nella vita.

(Fonte citazioni della Conferenza Stampa: http://www.ilcorrieremusicale.it/2017/02/12/quattrocento-anni-del-conservatorio-palermo/)